domenica 15 febbraio 2015

Openjobmetis Varese-Umana Reyer Venezia: 53-67

                                                                                foto carlozanzi



Stasera a Masnago Venezia dà un bel pedatone sul fondoschiena di Varese, coach Recalcati esulta, alzando il pugno verso i tifosi veneziani, Pesaro (avendo vinto) ora ci sta col fiato sul collo, per fortuna hanno perso Caserta e Capo d'Orlando. Ma non c'è da stare allegri. Venezia era più forte e lo ha dimostrato, ma senza strafare. Ci hanno affossato soprattutto le palle perse (27 noi, 16 loro) e la bassa percentuale da due, con errori oratoriani a un metro dal canestro. Per il resto siamo lì, noi meglio da tre, loro qualche rimbalzino in più in attacco. Ce la potevamo fare, ma ce l'hanno fatta loro, e gli ultras ora chiedono la testa di Vescovi e di Giofrè. Ma stiamo al match. Si trattava anzitutto di saggiare le abilità del nostro nuovo lungo, Johndre Jefferson (n° 5), e tutto sommato non ha deluso, essendo il suo esordio: 12 punti, 18 di valutazione (il migliore di Varese), buone cose. Forse si poteva tenere in campo anche di più. Si merita la foto anche il nostro Callahan (n° 13), 10 punti e tanta grinta. Gli avversari sanno che devono prima di tutto braccare Rautins, perché le sue triple fanno molto male: infatti non gli hanno regalato neppure un attimo di respiro, costretto a tirare in una frazione di secondo, quindi un non eccezionale 4 su 10 da tre. Da loro un eloquente 27 di valutazione per Julyan Stone (in foto, n° 2), ma bene anche Peric, Ress, il solito Goss (che oggi si è rilassato). 
17-25 per Venezia dopo un quarto, con tripla di Goss all'ultimo centesimo di secondo. Jafferson ha già due falli ma lavora bene, a parte continuare a sistemarsi i mutandoni. Nel 2° quarto si rivede Diawara: boato, speranza ma non è ancora al 100% e lo si nota. San Rautins fa 3 su 4 da 3 e così stiamo attaccati, anche se finisce 31-39 per loro, con rocambolesco tiro da 2 del solito Goss a tempo quasi scaduto. Si inizia il 3° quarto molto male, palle perse a gogo e loro subito un paio di schiacciate. 35-48 a metà quarto: è la fine. Male, ma davvero male il nuovo play Maynor, così il Poz è costretto a mettere in campo Deane, che non fa miracoli ma se la cavicchia. 43-57 per Venezia prima dell'ultimo quarto. I lagunari amministrano il gioco, non hanno fretta, noi cadiamo nel fallo da frustrazione: tecnico a Rautins, che poi fa anche fallo in attacco, e fallo antisportivo a Kangur. Ma ormai la partita è finita. Maynor esce fra i fischi del pubblico, il Poz non si sbraccia neanche più. E non abbraccia neppure il suo ex coach Charley (almeno non in pubblico), che lo guidava in panca nel 1999, l'anno magico della stella. Che dire?
Forza Varese! 

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