sabato 27 dicembre 2014

La sofferenza è vita, non morte


Questo ha scritto Mock su fb ad un suo amico nella sofferenza. Altro non aggiungo.


La sofferenza è vita, non morte: è parte del percorso, e parte non indifferente. Non bisogna evitarla, bisogna viverla bene usando la medicina come un aiuto. La vera gioia passa dalla sofferenza, e non è necessario essere cristiani per saperlo e accertarlo. Come si diceva l'altra sera TUTTE le società antiche vivevano la sofferenze e la morte come un evento NATURALE, non come un tabù da evitare, cose di cui non parlare. Sono la porta per l'infinito: e quaggiù bisogna volare e godere di ogni singolo istante del grande dono della vita. Ogni istante passa e non ritornerà, vivilo pienamente e non avrai rimorsi e sarai felice. Non bloccare i tuoi sogni, sorridi alle persone, stai attento ai loro bisogni, non sei solo a questo mondo, condividi i tuoi talenti, non fermarti al superficiale, ma guarda nel cuore degli altri. Non lasciare che il tuo cuore si indurisca. Quando faccio la chemio, mi scorrono davanti agli occhi i volti dei miei amici e fratelli, e la sofferenza diventa più leggera: non sono solo sulla Strada, siamo in tanti a camminare insieme, appunto INSIEME. Affidiamoci al Signore (per chi ci crede), ma anche a chi ci è intorno e ci vuole bene. Scopriremo il segreto della vita piena e lasceremo un po' da parte il nostro ego, il nostro io e la smetteremo di buttare il tempo lamentandoci e pensando al passato o al futuro. La gioia sta nel presente e nel viverlo al 100%. Peccato che a volte solo con la sofferenza si capisca tutto ciò: l'uomo è strano .... Ringrazio il Signore per quello che mi ha dato, mi dà e mi darà: se questo è il centuplo quaggiù chissà come sarà l'eternità! Grazie per la tua vicinanza ed il tuo esempio: anche tu vivi pienamente ed è una grazia inestimabile.

Nessun commento:

Posta un commento