sabato 26 luglio 2014

Puzza




PUZZA
di carlozanzi


Parlo del tempo e non ti scandalizzi,
come siamo normali, amore mio.
Non sempre è dato di scomodare Dio,
la guerra in Palestina e i nostri affanni.

E godiamo persino con Fantozzi,
meglio il triste ragioniere che un silenzio
pesante, gonfiato di imbarazzi;
non gemo se mi parli di tua madre.

La perfezione, però, non è raggiunta,
riposa ancora dietro quella soglia,
la porta del locale degli eccessi,
luogo poco odoroso ci separa.

Non siamo in confidenza con le feci,
che vanno oppure sostano e tu taci,
ed io con te, mi trattengo e ti do baci
ma resto solo, se il mio corpo puzza.

  




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