lunedì 30 dicembre 2013

Un giorno, altrove



Leggo oggi con gioia dell'uscita del primo romanzo di Federico Roncoroni, 'Un giorno, altrove'. E che esordio: leggo infatti Mondadori come editore. 
Federico fa parte, insieme a me, della Giuria del Premio Chiara inediti, è stato amico di Piero Chiara e, alla morte, curatore della sua eredità letteraria. Come dire che tutto ciò che riguarda Piero Chiara scrittore deve passare da lui. Ha pubblicato diversi libri e ora, non più giovanissimo, per la prima volta tenta con la narrativa. Ma credo sia soprattutto un bisogno dell'anima. Tutti, ad una certa età, hanno bisogno di ricordare e di lasciare in eredità qualcosa. Chi ama la scrittura (e ne è capace) scrive un romanzo, o un diario. E cerca di pubblicarlo, perché altri leggano. Non ho letto il romanzo ma dalla sola recensione che ho visto sino ad ora ho capito che sa molto di romanzo autobiografico, e non mi meraviglio affatto. Ci sono il lago, la malattia, l'amore per i libri e le donne e tant'altro.
Piero Chiara ottenne il successo letterario ad oltre cinquant'anni. Federico ha qualche annetto in più, ma il successo è sempre gradito, e questo gli auguro, insieme al buon anno.

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