domenica 14 ottobre 2012

Il ritorno di Paolo

In post precedenti, da titolo Carmina non dant panem, (La poesia non dà il pane) ho parlato delle difficoltà nel pubblicare un libro e dell'inesistenza dei guadagni con i libri. Anzi, a volte gli autori se lo pagano il libro. Non è certo il caso di Paolo Giordano, che nel 2008, con il suo romanzo d'esordio, a soli 26 anni, 'La solitudine dei numeri primi' (rifiutato da più di una casa editrice e poi pubblicato da Mondadori) ha venduto 3 milioni di copie, ha vinto nel 2008 il Premio Campiello (opera prima) e lo Strega, e dal suo romanzo hanno realizzato pure un film. Sentendolo parlare allora a Varese, ho capito che Paolo avrebbe avuto difficoltà a scrivere un secondo romanzo. La pressione su di lui era enorme. E così è stato. Ci ha messo 4 anni, e sono stati anni anche di sofferenza, una prova dura, ma alla fine Paolo ce l'ha fatta e sta per uscire, sempre da Mondadori, Il corpo umano. Un corpo (il suo) che Paolo ha fatto ingrassare di molti chili,  un corpo -se ho bene inteso da alcune sue parole scritte- che ad un certo punto ha persino pensato di 'abbandonare'. A dire della sofferenza che sta dietro il nuovo lavoro di Paolo. Ma il dolore sa essere molto creativo.

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