lunedì 29 ottobre 2012

Il mappamondo di Anna Maria

Ieri sera, in chiesa a Sant'Ambrogio, durante la Messa delle 18, ho vissuto una di quelle situazioni nelle quali uno dice: "Il tempo si è fermato." Ho rivisto Anna Maria e il suo mappamondo. Conosco Anna Maria da oltre trent'anni, ci siamo frequentati agli inizi degli anni Ottanta al gruppo missionario decanale. Erano, per me, anni di grande entusiasmo giovanile, una sicurezza nella fede che mi spingeva addirittura a vivere la missionarietà. Come a dire: uno è talmente sicuro di credere, che ha la forza di dirlo anche agli altri. Ero in ciò aiutato dall'esperienza della comunità giovanile Shalom e dalla scelta del mio amico Mauro Serragli detto Baffo di diventare missionario comboniano. Ebbene, allora Anna Maria, nella sua Sant'Ambrogio, animava la Giornata missionaria con cartellone, banchetto per vendita torte, mappamondo portato all'altare durante l'offertorio. Ieri era la Giornata Missionaria Mondiale. Oggi devo forse ringraziare chi si fa missionario nei miei confronti. Invece Anna Maria, ieri sera, era là, con il cartellone, il banchetto con le torte da vendere per le missioni, il mappamondo portato all'altare.

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